QUALITÀ
Il miglioramento della qualità della formazione e della ricerca rappresenta per il nostro Politecnico la sfida principale per contribuire alla prosperità della nostra società locale e globale. Le Nazioni Unite, infatti, inseriscono tra i 2030 Sustainable Development Goals la garanzia di accesso per tutti agli studi universitari e l’aumento del numero di giovani e adulti con competenze tecniche e con impieghi soddisfacenti.
Rendere il nostro Politecnico una eccellenza, significa per noi che lo viviamo quotidianamente, raggiungere la massima espressione nella ricerca e nell’avanzamento delle attività per poter competere a livello nazionale e internazionale. I nostri successi sono legati al livello di qualità dei nostri percorsi di formazione che devono assecondare e possibilmente anticipare le esigenze del mercato del lavoro; alla qualità dei servizi erogati agli studenti, sia durante il percorso di studio, sia nell’accompagnamento nel mondo del lavoro; alla qualità dei nostri progetti di ricerca e dei risultati che riusciremo a conseguire; alla qualità delle attività di terza missione che devono portare all’Ateneo valore aggiunto in termini di visibilità e di prestigio; alla qualità dei rapporti con i nostri stakeholder che devono essere orgogliosi della loro relazione con la nostra istituzione.
Parafrasando il Prof. Pinker (Harvard University), penso che il nostro Politecnico sarà un’accademia di qualità se continuerà a formare persone in grado di esprimere idee complesse con una scrittura chiara, consapevoli che la conoscenza tecnico-scientifica sia un bene prezioso. Bisogna cercare di formare le menti con la persuasione dei risultati e non con la demagogia. Più profondamente una società coltiva questa conoscenza e questa mentalità, più prospererà.
La convinzione che questo concetto sarà insegnato con qualità sempre più alta dal nostro Politecnico è ciò che mi sprona a raccogliere questa sfida formidabile.
Ciò che su queste fondamenta sarà costruito, lo scopriremo insieme.
Come raggiungere questo obiettivo nel prossimo mandato?
Le azioni da cui partire sono le seguenti:
Saranno adottati in via sperimentale degli strumenti di e-learning. Si comincerà con il rendere disponibili alcune lezioni delle discipline erogate al primo anno. Sarà anche utile avere dei corsi di introduzione alle discipline di base per aiutare le matricole a colmare eventuali lacune nella loro preparazione. Sulla piattaforma di e-learning saranno resi disponibili materiale didattico e registrazioni delle lezioni. In tal modo verranno ulteriormente potenziati i servizi per gli studenti con disabilità fisica e/o con disturbi specifici di apprendimento.
Questo processo dovrà essere accompagnato da una riqualificazione ed ammodernamento degli strumenti di supporto audiovisivo nelle aule.
In un periodo in cui i prodotti della ricerca sono sempre più frequentemente digitalizzati, assume ancora maggiore importanza la possibilità di garantire, a ricercatori e studenti, l’accesso da remoto alle risorse per le quali il Politecnico ha attivato degli abbonamenti in formato digitale.
Per questo, i servizi digitali di biblioteca saranno aggiornati e modernizzati e sarà realizzato un portale idoneo ed integrato con le piattaforme digitali già esistenti. In particolare, occorrerà prevedere una completa integrazione con la tessera dello studente, delle funzionalità di richiesta e prenotazione di prestiti.
Infine, tra i servizi di biblioteca saranno organizzati corsi sulle tecniche per una corretta ricerca bibliografica, sulle regole per la stesura di una bibliografia e sulle politiche di copyright.
Le missioni del Politecnico saranno perseguite con una crescente attenzione verso l’internazionalizzazione.
A livello di ricerca, sarà ulteriormente rafforzata la dimensione internazionale di Poliba puntando sulle collaborazioni istituzionali con quei Paesi/Atenei in cui sono diffusi i progetti congiunti fra ricercatori. Si mirerà, quindi, a consolidare le collaborazioni presenti con accordi istituzionali operativi. Saranno stimolate sempre più iniziative di mobilità per ricercatori con l’obiettivo di raggiungere un maggiore scambio di competenze ed esperienze differenti.
Sarà incrementata la didattica in lingua inglese e sarà data a tale offerta formativa maggiore visibilità. Occorrerà rendere evidente agli studenti stranieri gli insegnamenti in lingua inglese, i corsi per i quali è disponibile materiale didattico in lingua inglese e i docenti disponibili a fornire supporto alla didattica in lingua inglese, anche in presenza di corsi erogati in italiano.
Per migliorare l’attrattività del Politecnico agli occhi gli studenti stranieri, occorrerà potenziare l’ufficio Relazioni Internazionali, che risulta oggi sottodimensionato.
Infine, sempre in riferimento agli studenti stranieri, per migliorare l’accoglienza, saranno previste delle forme di aiuto all’inserimento nella nostra realtà. Dei tutor si occuperanno di accompagnare e guidare l’ospite già prima del suo arrivo. In tal modo il suo inserimento nella realtà universitaria e nella città sarà molto meno traumatico. Questo nuovo sistema, rappresenterà, per gli studenti italiani coinvolti nel progetto, occasione di condivisione di culture e tradizioni diverse, oltre che di miglioramento della lingua inglese.
Gli accordi del tipo double degree già esistenti dovranno essere valorizzati e potenziati, mentre nuovi accordi dovranno essere avviati guardando alle eccellenze del Nord Europa, ma soprattutto alle realtà emergenti del bacino del Mediterraneo ed Orientali.
Nell’ottica di valorizzare e potenziare le competenze dei giovani allievi più meritevoli e motivati, saranno avviati percorsi di eccellenza che prevederanno attività formative avanzate (ad es. attività sperimentale e di laboratorio) e seminari condotti da esperti del mondo accademico, degli enti del territorio e del settore privato. Il percorso sarà parallelo, non sostitutivo, ai corsi di laurea già attivi nel Politecnico. L’accesso ai percorsi di eccellenza avverrà per merito, sulla base dei risultati di un apposito test o sulla base della pregressa carriera accademica dei candidati. Al termine del percorso di eccellenza, sarà rilasciata un’attestazione allegata al diploma di laurea, che certifichi le competenze maturate.
Saranno anche previsti dei percorsi di recupero per studenti con difficoltà e per colmare lacune relative agli insegnamenti delle discipline di base. Questo potrà avvenire anche utilizzando modalità di e-learning.
Per una maggiore qualità dei work-flow relativi ai servizi offerti dal Politecnico e per snellire le procedure burocratiche, aumentare l’efficienza e ridurre le spese, è importante che tutti i dipartimenti abbiano una certa omogeneità ed uniformità nelle procedure messe in atto. Per questo è stato costituito, nel recente passato, il Centro Servizi Amministrativi. Questa esperienza positiva, in una logica di qualità, deve essere estesa ai Servizi per la Didattica. Il Centro Servizi per la Didattica (CSD) sarà portato a pieno compimento e costituirà una struttura a supporto di tutti i dipartimenti, in grado di semplificare le procedure tra gli uffici e per gli studenti.
La qualità della didattica non può che passare attraverso processi di aggiornamento continuo dei docenti al fine di rendere il processo di insegnamento/apprendimento più centrato sui bisogni formativi degli studenti e sui loro stili cognitivi. A tal fine saranno previste iniziative volte a sensibilizzare i docenti alle metodologie didattiche improntate all’uso delle moderne tecnologie e di nuovi strumenti informatici di supporto alla didattica. Si interverrà anche sulla dotazione delle aule e sarà previsto personale tecnico addetto alla loro funzionalità e fruibilità.
Bisognerà anche investire sulla formazione del personale tecnico ed amministrativo pensando a percorsi che siano funzionali alle mansioni dei singoli dipendenti, conciliabili con le attività lavorative ordinarie e fruibili dalla massima parte del personale.
Infine, in un’ottica di Assicurazione della Qualità (AQ) a cui ogni Ateneo è chiamato (si veda la recente visita CEV), saranno organizzate annualmente delle giornate di formazione specifica con l’obiettivo di sensibilizzare il personale alle tematiche di AQ.
Il Politecnico di Bari ha già attuato varie misure volte a recepire giudizi e valutazioni sui servizi erogati da parte degli studenti e del personale interno, tra cui l’adesione al progetto inter-ateneo “Good Practice”. Sarà dunque data continuità a tale progetto con l’obiettivo di proseguire l’azione di monitoraggio sul livello di soddisfazione per i servizi erogati, di adottare opportune azioni correttive e di migliorare i punteggi emersi dai questionari di valutazione.
Inoltre, in una logica di Assicurazione della Qualità, saranno potenziate e perfezionate le modalità e le procedure di ascolto degli stakeholders.
Occorre migliorare progressivamente il Sistema di Governance dell’Ateneo, attraverso lo sviluppo di un processo di pianificazione e controllo che sia in grado di assicurare simultaneamente la necessaria integrazione tra gli obiettivi strategici dell’Ateneo, le performance e la maggiore trasparenza possibile dell’azione amministrativa.
A tal fine si procederà ad implementare una piattaforma, accessibile dalla sezione “amministrazione trasparente” del sito Web istituzionale, che sarà aggiornata in tempo reale e che consentirà di migliorare la qualità dei dati pubblicati.
Per quanto riguarda la visibilità della didattica occorre proseguire con maggiore energia. Oltre agli aspetti di internazionalizzazione e di progressiva digitalizzazione dei servizi didattici offerti agli studenti, a cui si è già accennato, si proporrà l’adozione e la pubblicazione on-line di uno strumento che è nato e si è sviluppato nelle università anglosassoni: il syllabus. Tale strumento non solo rappresenta un valido ausilio per il coordinamento degli insegnamenti, ma consente al contempo di comunicare agli studenti tutti i dati più importanti relativi ad uno specifico insegnameno ed alle prove di esame.
Per dare maggiore visibilità ai risultati delle attività di ricerca, alle collaborazioni con enti esterni e alle opportunità di studio e di ricerca sarà avviata una newsletter, pubblicata in formato elettronico, e fruibile sia dalla comunità del Politecnico sia all’esterno.
Al fine di favorire la partecipazione dei ricercatori a forme di finanziamento a livello nazionale ed internazionale, sarà istituito un apposito ufficio dedicato all’assistenza nella presentazione di proposte progettuali per accesso a finanziamenti tipo ERC e con una focalizzazione sulla nuova programmazione europea. L’ufficio avrà il compito di fornire ai potenziali candidati un adeguato supporto strategico/amministrativo, anche attraverso il coinvolgimento di consulenti esterni che organizzino giornate di formazione/orientamento rivolte ai ricercatori intenzionati a partecipare a bandi competitivi di livello internazionale. L’ufficio, poi, lavorerà con l’obiettivo di incentivare e favorire la cooperazione internazionale tra i nostri ricercatori e altri gruppi di ricerca pubblici o privati.
A tale fine un ruolo determinante potrebbe essere giocato dalla Fondazione del Politecnico di Bari, che costituirebbe uno strumento flessibile per sostenere i nostri ricercatori aiutandoli a confrontarsi con il sistema europeo dei finanziamenti all’attività di ricerca, facilitando la risposta ai bandi competitivi e la partecipazione a gruppi di ricerca internazionali.